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Pubblicazioni
Pubblicazioni della Heimito von Doderer-Gesellschaft, vol. speciale 2
Dietrich Weber
Doderer-Miniaturen
Dietrich Weber: Doderer-Miniaturen , a cura di Henner Löffler e Kai Luehrs-Kaiser. (Pubblicazioni della Heimito von Doderer-Gesellschaft, pubblicazione speciale n. 2)
Pag. 220, rilegato in brossura, formato 23,5 x 15,5
€ 24,80 / Sfr 44,10 (ulteriori esemplari per i soci a € 18,60)
ISBN 3-8260-3152-0
Nel 1963, con la sua dissertazione “Heimito von Doderer-Studien zu seinem Romanwerk”, Dietrich Weber fondò la Doderer-Forschung . Innanzitutto valutò l'arte „realistica“ di Doderer come un progetto alternativo alla crisi del romanzo; analizzò poi la teoria del romanzo di Doderer e il percorso che porta dalle prime opere “monografiche” allo scenario politico dei Dämonen . Dietrich Weber fu nominato dallo stesso Doderer tra i curatori del suo lascito: nel 1967 pubblicò il frammento “Der Grenzwald” a cui seguì nel 1969 il “Repertorium”. Weber si è sempre considerato non tanto un critico asettico quanto un promotore e diffusore dell'opera di Doderer di cui fu anche amico personale. Peraltro, l'immagine dell'autore che si è poi imposta tra i lettori è stata influenzata in maniera decisiva dagli scritti e dai ricordi di Weber che ha sempre sottolineato la personalità originalissima e affascinante di Doderer. In occasione del settantesimo compleanno di Dietrich Weber compare ora una raccolta dei suoi piccoli scritti di argomento dodereriano. Si tratta di conferenze e saggi disposti secondo l'ordine cronologico di stesura. In maniera episodica e apparentemente effimera questi scritti ruotano attorno alla personalità dell'autore, descrivono l'“estetica della felicità” di Doderer, il suo cammino verso il “romanzo muto”, la Vienna di Doderer, il “tessuto fatologico” delle opere tarde e l'“eccesso di contemplazione” riscontrabile nell'opera di Doderer. “Non posso e non voglio trattarlo in maniera fredda”, scrive Weber. “Non dico nulla su di lui che non potrei affermare guardandolo in faccia. Certo, è quel che si dice “imbarazzo””. I piccoli scritti di Dietrich Weber, in forma di “miniature dodereriane”, rappresentano dunque la summa di un confronto ultraquarantennale con l'opera dello scrittore austriaco.
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